Per emicrania si intende un mal di testa intenso, lancinante o pulsante comunemente accompagnato da nausea, vomito ed estrema sensibilità alla luce e al suono. Gli attacchi di emicrania possono causare intenso dolore per ore o giorni ed essere così gravi da spingere il paziente a cercare un luogo buio e tranquillo per sdraiarsi e trovare sollievo. Alcune emicranie sono precedute o accompagnate da sintomi premonitori sensoriali (), definiti aura caratterizzati dalla percezione di lampi di luce, punti ciechi del campo visivo o formicolio del braccio o della gamba.
Selezioni per approfondire
Sintomi
L’emicrania spesso esordisce durante l’infanzia, l’adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Può progredire attraverso quattro fasi: prodromo, aura, attacco e postdrome, anche se possono non manifestarsi sempre tutte fasi.
Prodromo. Uno o due giorni prima di un attacco di emicrania è possibile notare cambiamenti sottili che possono anticipare l’emicrania in arrivo, tra cui:
- Stipsi
- Depressione
- Diarrea
- Voglie di cibo
- Iperattività
- Irritabilità
- Rigidità del collo
Aura. La maggior parte delle persone manifesta emicrania senza aura. Le Aure sono solitamente visive, ma possono essere anche disturbi sensoriali, motori o verbali. Ciascuno di questi sintomi tipicamente inizia gradualmente, si accumula nell’arco di diversi minuti, poi solitamente dura per 10 – 30 minuti. Esempi di aura sono:
- Fenomeni visivi, come vedere varie forme, macchie luminose o lampi di luce
- La perdita della vista
- Formicolio in un braccio o in una gamba
- Problemi di linguaggio
- Meno comunemente, afasia o debolezza degli arti (emicrania emiplegica)
Attacco. Quando non trattato, un attacco di emicrania tipicamente dura da 4 a 72 ore, ma la frequenza con cui si verificano emicranie varia da persona a persona. Si può avere l’emicrania più volte al mese o molto meno frequentemente. Durante un attacco di emicrania, potrebbero verificarsi alcuni dei seguenti sintomi:
- Dolore su un lato della testa
- Dolore di tipo pulsante
- Sensibilità alla luce, suoni e a volte odori
- Nausea e vomito
- Offuscamento della vista
- Diarrea
- Giramento di testa, a volte seguito da svenimento
Postdrome. La fase finale, nota come postdrome, si verifica dopo un attacco di emicrania, quando ci si può sentire svuotati e confusi, anche se alcune persone riferiscono di sentirsi leggermente euforici.
Quando vedere un medico
L’emicrania è spesso non diagnosticata e non trattata. Se si verificano regolarmente segni e sintomi di attacchi di emicrania, bisogna tenere traccia degli attacchi, di come si sono manifestati, delle caratteristiche di evoluzione e trattamento degli stessi. Riportare allo specialista neurologo tutti gli elementi caratteristici degli attacchi di emicrania.
Consultare immediatamente il medico o andare al pronto soccorso se si manifesta uno qualsiasi dei seguenti segni e sintomi che possono indicare altri e più gravi problemi di salute:
- Un improvviso, forte mal di testa come un rombo di tuono
- Mal di testa con febbre, rigidità del collo, eruzioni cutanee, confusione mentale, convulsioni, visione doppia, debolezza, intorpidimento o difficoltà a parlare
- Mal di testa dopo una lesione alla testa, specialmente se il mal di testa peggiora
- Mal di testa cronico che peggiora dopo tosse, sforzo o movimento improvviso
Cause
Anche se molto sulla causa dell’emicrania non è ancora chiaro, fattori genetici e fattori ambientali sembrano entrambi svolgere un ruolo decisivo. Le emicranie possono essere causate da alterazioni del tronco cerebrale e delle sue interazioni con il nervo trigemino, una delle principali vie del dolore. Possono essere coinvolti nella eziologia delle emicranie anche squilibri legati a neurotrasmettitori, come la serotonina, coinvolti nella regolazione del dolore nel sistema nervoso centrale. Infatti i livelli di serotonina scendono durante gli attacchi di emicrania. Questo può indurre il sistema trigeminale a rilasciare sostanze, chiamate neuropeptidi, che si muovono nel rivestimento esterno del cervello chiamato meningi. Il risultato è il dolore da emicrania.
Trigger dell’emicrania
Qualunque sia il meccanismo esatto dei mal di testa, diversi fattori possono innescare l’emicrania. I trigger comuni includono:
- Cambiamenti ormonali nelle donne. Le fluttuazioni degli estrogeni sembrano scatenare mal di testa a molte donne con nota emicrania. Le donne con una storia di mal di testa spesso riferiscono episodi di emicrania prima o durante i loro periodi in cui si verifica calo di estrogeni. Altre hanno una maggiore tendenza a sviluppare emicrania durante la gravidanza o la menopausa. Farmaci ormonali, come i contraccettivi orali e la terapia ormonale sostitutiva, possono anche peggiorare l’emicrania, anche se per alcune donne sembra sia vantaggioso prenderli.
- Alimenti. Alcune forme di emicrania sembrano essere innescate da alcuni alimenti. Comuni induttori di emicrania possono includere alcool, specialmente birra e vino rosso, formaggi stagionati, cioccolato, aspartame, un uso eccessivo di caffeina, glutammato monosodico, un ingrediente chiave in alcuni cibi asiatici, cibi salati e prodotti alimentari trasformati. Saltare i pasti o anche il digiuno può scatenare attacchi di emicrania.
- Stress. Lo stress sul lavoro o a casa può indurre emicranie.
- Stimoli sensoriali. Luci comuni o luce solare possono provocare emicranie, così come i suoni forti. Odori insoliti, tra cui profumi piacevoli o odori sgradevoli, come diluenti per vernici e fumo passivo, possono scatenare l’emicrania.
- Alterazioni del ritmo sonno-veglia. Sia in casi di privazione di sonno che di eccesso di sonno può aumentare il rischio di indurre emicrania.
- Fattori fisici. Intenso sforzo fisico, compresa l’attività sessuale, può provocare emicranie.
- Cambiamenti nell’ambiente. Un cambiamento di tempo o di pressione barometrica può evocare emicrania.
- Farmaci. Alcuni farmaci possono aggravare l’emicrania, soprattutto contraccettivi orali e vasodilatatori, come la nitroglicerina.
Fattori di rischio
Diversi fattori rendono più inclini ad avere emicranie.
- La storia di famiglia. Fino al 90% delle persone con emicrania hanno una storia familiare di attacchi di emicrania. Se uno o entrambi i genitori hanno l’emicrania, c’è una alta probabilità che si sviluppi emicrania.
- Età. L’emicrania può iniziare a qualsiasi età, anche se la maggior parte delle persone manifesta la prima emicrania durante l’adolescenza. A 40 anni la maggior parte delle persone con emicrania hanno avuto il loro primo attacco.
- Sesso. Le donne sono tre volte più colpite degli uomini. Durante l’infanzia l’emicrania può essere più frequente tra i maschi, ma dalla pubertà in poi il rapporto si inverte.
- I cambiamenti ormonali. L’emicrania può colpire più frequentemente le donne nelle fasi appena pre e appena posto le mestruazioni.
Comoplicanze
Problemi addominali. Alcuni antidolorifici possono causare dolori addominali, sanguinamento e ulcere, soprattutto se assunto in grandi dosi o per un lungo periodo di tempo.
Mal di testa rimbalzo. Se si assumono farmaci da banco o da prescrizione assunti per più di nove giorni al mese o in dosi elevate, possono essere loro stessi ad indurre l’insorgere di emicrania come mal di testa rimbalzo. Il mal di testa rimbalzo si verifica quando assumendo farmaci non si ottiene più un sollievo dal dolore, ma un peggioramento, questo porta ad aumentare i dosaggi e prolungare le terapie aggravando ulteriormente il dolore stesso.
Sindrome serotoninergica. Questa interazione farmacologica, potenzialmente pericolosa per la vita, si può verificare se si prendono farmaci per l’emicrania chiamati triptani insieme con antidepressivi noti come inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI).
Test e diagnosi
Se si è affetti da emicrania tipica o se si ha una storia familiare di emicrania, il medico potrebbe diagnosticare la condizione sulla base della valutazione clinica. Ma se il mal di testa è insolito, grave o improvviso, il medico può raccomandare una serie di test per escludere altre possibili cause della cefalea.
La tomografia computerizzata (TAC). Questa procedura di imaging fornisce una vista in sezione trasversale del cervello. Questo aiuta i medici a diagnosticare tumori, infezioni e altri problemi medici possibili che possono causare il mal di testa.
La risonanza magnetica (RMN). La risonanza magnetica utilizza onde radio e un potente magnete per produrre viste in sezione molto dettagliate del cervello. Scansioni di RMN aiutano i medici a diagnosticare tumori, ictus, aneurismi, malattie neurologiche e altre anomalie cerebrali. Una risonanza magnetica può anche essere utilizzata per esaminare i vasi sanguigni che forniscono il cervello.
Puntura lombare. Se il medico sospetta una condizione di base, come ad esempio la meningite, un’infiammazione delle membrane (meningi) e del liquido cerebrospinale che circonda il cervello e il midollo spinale, può raccomandare una rachicentesi (puntura lombare). In questa procedura, viene inserito un ago sottile tra due vertebre nella regione lombare per estrarre un campione di liquido cerebrospinale per analisi di laboratorio.